A tavola fra musica e solidarietà 2017

Venerdì 9 giugno alle ore 20.00 presso il centro sociale di Pisignano Cannuzzo, si terrà la manifestazione: “A tavola fra musica e solidarietà”. L’evento, giunto alla sua quinta edizione, propone una serata gastronomica preparata e servita dai volontari dell’Avis di Calisese alla quale seguirà, come da titolo, un concerto dal vivo della band: Creedence Cleawater Tribute. La serata il cui ricavato verrà devoluto all’associazione AMANI, si prefigge di sostenere i suoi progetti in Kenia, Zambia e Sudan.

TESTIMONIANZA DI ROBERTA C. VICEPRESIDENTE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE:
VIAGGIO/ESPERIENZA IN AFRICA (LUSAKA – ZAMBIA) Luglio 2017
Da cinque anni l’Associazione Culturale Francesca Fontana collabora attivamente con la “Fondazione Amani”, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, impegnata in Africa (Kenia, Zambia e Sudan) con progetti a favore dei bambini di strada. Anche quest’anno nel mese di giugno, abbiamo organizzato un evento: “A tavola tra musica e solidarietà” per raccogliere fondi preziosi (670,00 euro) da destinare ai bambini di quei Paesi per investire in un futuro migliore, certi che solo formazione e avviamento al lavoro possano migliorare condizioni e prospettive di vita.
Questa la scommessa per la nostra Associazione, allargare gli orizzonti dal territorio locale verso realtà lontane e molto complesse, realizzare in modo nuovo i valori di solidarietà che la caratterizzano.
La voglia di vedere e testimoniare tutto questo, mi ha fatto decidere di andare in Zambia con alcuni volontari di Amani che da più di venti anni sostengono e lavorano in un centro di accoglienza residenziale che realizza progetti socio-educativi: il Muthunzi Centre, gestito dalla comunità di Koinonia di Lusaka, Zambia. Il centro si trova a circa 15 Km dalla città, in un ampio spazio rurale, ospita 40 ex bambini di strada e oltre a garantire un’educazione scolastica, assicura assistenza sanitaria e sostegno individuale senza troncare i legami con le famiglie di origine.
I ragazzi ospitati al Muthunzi Centre hanno vissuto un’infanzia complessa, in condizioni terribili, vivere in strada vuol dire vivere in un incubo, in pericolo costante, senza speranza e senza futuro. Sono cresciuti sapendo di doversi nascondere dai pericoli, dai delinquenti, ma anche dalla polizia, sono cresciuti affamati, nella sporcizia in ambienti fatiscenti difficili solo da immaginare. Proprio queste cause: denutrizione e ambienti malsani, li hanno fatti crescere poco e li fanno sembrare più piccoli di quello che sono.
Una volta inseriti nella realtà del centro è bello vedere come in questi bambini, insieme alla fiducia negli educatori e nella struttura, ritorni la voglia di vivere, di sorridere e di credere ancora in un futuro dove viene garantita la dignità ed il rispetto verso ogni essere vivente.
Nella speranza di rappresentare, tutto questo ho il piacere di pubblicare e condividere con voi le immagini di questo mio viaggio in Africa avvenuto nel luglio 2017 un tentativo di raccontare con colori e immagini quanto descritto.
Con i fondi raccolti dalla nostra Associazione abbiamo :
– effettuato lavori di manutenzione e acquistato una nuova pompa, per un pozzo d’acqua che era inutilizzato da tempo;
– contributo all’acquisto di cinquanta nuovi materassi per i ragazzi del Muthunzi Centre, in sostituzione di quelli in uso e ormai degradati.
Colgo l’occasione per sottolineare l’importanza dei nostri aiuti, anche piccole cifre possono fare la differenza, quello che per noi è superfluo può essere determinante in una realtà nella quale con un euro al giorno mangia tutta una famiglia… ma ancor di più diventa importante investire sulle nuove generazioni con scolarizzazione, cultura, aumento delle capacità organizzative e competenze verso un lavoro o nella lavorazione della terra, in pratica tutto ciò che aumenta autonomia e fiducia, la base necessaria per realizzare un futuro migliore.
Dal punto di vista personale, sicuramente questa esperienza mi ha arricchito tantissimo e mi ha donato una visione più completa e reale del mondo, impossibile, descrivere le tante emozioni provate: gli odori, la finissima sabbia rossa delle strade che rimane per ore sotto i denti, i tramonti rosso amarena, i canti dei bambini ritmati con il battito dei tamburi mi hanno permesso di apprezzare la spontaneità delle relazioni umane che nascono dal cuore senza il peso della diversità.

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